Un anno ricco di sfide per l’industria alimentare altoatesina
L’esplosione dei prezzi dell’energia con l’inizio della guerra in Ucraina, l’inflazione elevata, gli effetti della crisi climatica sulla produzione di numerosi prodotti alimentari: l’industria alimentare altoatesina si è trovata ad affrontare un anno decisamente impegnativo. “Con queste sfide ci dovremo misurare ancora e ad esse se ne aggiungono altre, tra cui la carenza di manodopera specializzata, la direttiva europea sugli imballaggi e l’instabilità geopolitica”, afferma il Presidente della Sezione Alimentari di Assoimprenditori, Alexander Rieper (A. Rieper SPA).
Della Sezione fanno parte 39 imprese con un totale di 4.000 collaboratori e collaboratrici. L’assemblea generale si è tenuta alcuni giorni fa nella sede della Siebenförcher Srl. Al centro dell’attenzione soprattutto due temi: innovazione e sostenibilità.
“Le nostre imprese sono attive a livello internazionale: l’innovazione continua è decisiva per continuare ad avere successo sui mercati globali. La collaborazione con la Libera Università di Bolzano, con lo European Digital Innovation Hub presso il NOI Techpark e con la scuola professionale nonché il Centro di sperimentazione di Laimburg è molto importante in questo senso”, ha sottolineato Rieper. Con l’università, in particolare, negli ultimi anni è stato possibile attuare due progetti fortemente orientati al futuro come l’introduzione dell’International Master in Food Sciences for Innovation and Authenticity, al quale quest’anno si sono iscritti 54 studenti e studentesse, e il Dottorato internazionale in Food Engineering and Biotechnology.
Di innovazione hanno parlato anche Barbara e Thomas Siebenförcher presentando l’attività della loro azienda familiare che attualmente è guidata dalla terza generazione.
Sul tema sostenibilità e in particolare sulla misurazione e certificazione dell’impronta di carbonio ha relazionato Andreas Karner, Senior Consultant della società di consulenza austriaca Conplusultra. “In questa fase il tema tocca le nostre aziende associate in modo particolare. I cambiamenti sociali in atto, i nuovi obiettivi internazionali per il clima, i diversi regolamenti e programmi fissati dalla politica, gli effetti del cambiamento climatico sulle nostre produzioni e sui nostri modelli di business sono tutti fattori di cui le nostre imprese devono tenere conto. Dobbiamo affrontare queste sfide attraverso l’innovazione e gli investimenti. Ma sarà decisivo anche definire – a livello locale, nazionale ed europeo – un contesto economico che miri a rafforzare la competitività globale delle nostre imprese”, ha concluso Rieper.